La normativa sulla “cedolare secca Airbnb”

 

All’interno della cosiddetta manovrina introdotta dal Governo, è stata inserita anche la normativa sulla cedolare secca riguardante gli affitti brevi, le locazioni turistiche ed in particolar modo il ruolo e le modalità che i portali di intermediazione online, come ad esempio Airbnb, sono chiamati a ricoprire per il pagamento delle imposte e, più in generale, per la lotta all’evasione.

I termini della questione sono ormai noti ai più e se da una parte lo Stato rivendica un controllo su questa tipologia di contratti e sulle imposte che vengono in essere da questi, dall’altra i cosiddetti portali online, in primis Airbnb, rivendicano la protezione dei dati dei loro utenti e l’impossibilità di ricoprire il ruolo di sostituto di imposta. Al contrario invece si rendono disponibili a fungere da meri agenti contabili.

 

Il problema

“L’innovazione e la regolamentazione di settori altamente tecnologici passano sempre da sistemi in grado di fungere da cuscinetto dinnanzi ai mutamenti repentini”. Questo approccio spiega proprio il nodo cruciale della questione ed il perché tutto sembra difficile da gestire.

 

PRIMO STEP – Diamo uno sguardo alle problematiche legate alla gestione delle imposte turistiche in generale:

  • Censimento delle offerte e delle strutture pubblicizzate nei vari portali online;
  • Gestione di attività ricettive disomogenee come Hotel e B&B da una parte e locazioni turistiche dall’altra;
  • Controllo sia di soggetti possessori di partita iva, che dei semplici privati inserzionisti;
  • Sincronizzazione delle medesime offerte presenti su diversi portali online, Booking.com, VRBO, Airbnb e similari;
  • Gestione dei Flussi di Pubblica Sicurezza e la lotta al terrorismo internazionale;
  • Raccolta e rendicontazione dell’imposta di soggiorno;
  • Sincronizzazione delle prenotazioni non gestite tramite portali di prenotazione online ( quando il portale non riscuote ante, sarà la struttura ricettiva a versare post);
  • Pagamento delle imposte;
  • Pluralità di adempimenti per le strutture ricettive;
  • Controllo e monitoraggio sull’evasione;
  • Lotta all’abusivismo ricettivo;
  • Gestione della doppia imposizione in caso di intermediari immobiliari che si avvalgono di portali online per la conclusione di contratti;
  • Verifica delle comunicazioni effettuate dagli intermediari immobiliari, compresi i portali online;

 

SECONDO STEP – Diamo adesso uno sguardo invece alle problematiche sollevate dai portali online:

  • I portali online, soprattutto quelli esteri, vogliono proteggere la privacy e le informazioni dei loro utenti;
  • Non possono conoscere e gestire anticipatamente tutte le informazioni relative agli immobili pubblicizzati dai loro host, come i dati catastali ad esempio, ne tanto meno il ruolo ricoperto da ciascun inserzionista, che potrebbe operare in qualità di gestore della struttura o di proprietario dell’immobile proposto o semplicemente svolgere solo mera attività di pubblicizzazione online;
  • I portali online possono liberamente scegliere di pagare le tasse in paesi con una fiscalità agevolata (accordi contro la doppia imposizione fiscale) ;
  • I vari portali, sono tutti diversi per struttura e caratteristiche, ad esempio mentre Airbnb predilige incassare anticipatamente le prenotazioni, altri come ad esempio Booking.com rimettono il pagamento all’arrivo direttamente in struttura, trattenendo talvolta solo un piccolo anticipo, altri ancora invece come VRBO o Subito.it offrono anche soli servizi pubblicitari, dove garantiscono una mera visibilità online all’inserzionista che entra direttamente in contatto con i possibili locatari/turisti;

 

 

Una soluzione flessibile ed innovativa

PayTourist è il primo sistema innovativo brevettato per la gestione delle imposte turistiche e la regolamentazione delle locazioni brevi: riesce a rendere omogeneo un sistema frammentato e disarticolato, dove intervengono più soggetti con necessità e funzioni diverse.

Ecco brevemente i punti di forza i PayTourist:

  1. Analizza le offerte online che gli utenti, nel rispetto della normativa dei dati sulla privacy, hanno rivendicato come proprie;
  2. Funziona con tutti i tipi di attività ricettive come HotelB&BCase Vacanze o Locazioni Turistiche Brevi;
  3. Semplifica gli adempimenti, solo la registrazione a PayTourist sarà sufficiente a mettersi in regola;
  4. Invia le schede di Pubblica Sicurezza e i Flussi Turistici anche per le locazioni turistiche brevi;
  5. Gestisce le prenotazioni e quindi le relative imposte, sia per le attività professionali con partita iva, che per i privati che svolgono attività di locazione turistica breve;
  6. E’ in grado di gestire diversi portali online, come Booking, VRBO Airbnb, per le medesime inserzioni, sincronizzandole in tempo reale;
  7. Sincronizza la riscossione tra l’online e i pagamenti in contanti;
  8. Verifica le informazioni rilasciate volontariamente dai Portali Online o dagli intermediari immobiliari in generale;
  9. Analizza le offerte rivendicate dai rispettivi proprietari anche sui semplici portali di annunci;
  10. Evita il rischio di doppia imposizione per proprietari di casa;
  11. Non necessita che i fornitori di servizi internet forniscano dati sensibili, rispettando la privacy dei loro utenti;
  12. I portali online non saranno chiamati a gestire informazioni come dati catastali o informazioni sui proprietari degli immobili pubblicizzati;
  13.  Funziona sia con il regime di sostituto di imposta, che in caso di configurazione del portale online come semplice responsabile di imposta;
  14. Si integra con servizi API per l’analisi dei dati;

 

Per maggiori informazioni su come funziona PayTourist contatta adesso il nostro servizio clienti allo 800 660 556