L’Anci si oppone a limitare a 90 giorni il limite dal quale far scattare la partita Iva.

 

BATTAGLIA su Airbnb. I Comuni scendono formalmente in campo contro la proposta di legge sul turismo licenziata dalla giunta regionale un mese fa, quella che fissa a novanta giorni l’anno il tetto oltre il quale scatta la mannaia fiscale della partita Iva: «Aboliamo l’articolo 71 o emendiamolo pesantemente: così rischia di penalizzare il turismo», chiede l’Anci, l’associazione dei Comuni, nell’incontro di due giorni fa con l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo. La Regione non molla, intende andare avanti e fissa nel mese di dicembre una data per l’approvazione del testo in Consiglio regionale. Ma il rischio caos è dietro l’angolo. Ed è legato al referendum del prossimo 4 dicembre: se la riforma passasse le competenze in materia di turismo sarebbero pesantemente modificate. Allo Stato passerebbe la definizione dei principi generali e comuni, mentre le Regioni continuerebbero ad occuparsi delle norme di dettaglio.