Bocciata la norma Airbnb: niente cedolare secca sugli affitti

 

Cedolare secca sugli affitti

Il sito di affitti stagionali Airbnb potrà dormire sonni tranquilli, perchè la commisisone Bilancio alla camera ha bocciato la cosiddetta “norma Airbnb”. L’emendamento in questione prevedeva una sorta di cedolare secca del 21% sulle locazioni brevi, che sarebbe stata pagata dagli intermediatori online in qualità di sostituto d’imposta. Secondo gli autori dell’emendamento “Airbnb”, l’obiettivo era quello di far pagare le imposte anche sugli affitti stagionali, eliminando gran parte del “nero” che colpisce questo settore.

A caldeggiare lo stop è stato proprio il Premier Matteo Renzi, con un tweet, ma la bocciatura all’emendamento è stata commentata con un certo disappunto dal Presidente della commissione, Francesco Boccia (Pd). “Fino a quando quell’azienda continuerà a fare intermediazione in Italia e a non pagarci le imposte continuerà a non fare bene al Paese”, ha commentato.
Nei giorno scorsi, l’azienda aveva già annunciato una contromossa, attraverso la sigla di accordi fiscali bilaterali con ben 700 città in tutto il mondo.