Novità nella trasmissione dei dati sulle strutture ricettive

Con il decreto interministeriale Economia-Interno, firmato l’11 novembre 2020 e in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si definiscono le modalità di trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle locazioni brevi (locazione di natura turistica, con una durata massima di 30 giorni) e all’imposta di soggiorno.
Il Ministero dell’Interno fornirà all’Agenzia delle Entrate i dati sulle strutture e sulla relativa tassa di soggiorno in forma anonima e aggregata per Struttura. L’Agenzia delle Entrate, a sua volta, li renderà disponibili ai Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno con lo scopo di combattere l’evasione. Vedi decreto.

Un notevole passo in avanti per gli accertamenti fiscali

A partire dal 2021, gli organi competenti potranno eseguire i controlli sulle tasse e le imposte applicate alle strutture ricettive in maniera più semplice e completa: mentre l’Agenzia delle entrate utilizzerà i dati ai fini dell’analisi del rischio relativamente alla correttezza degli adempimenti fiscali, i comuni si serviranno dei dati ricevuti per monitorare il corretto adempimento degli oneri in capo ai gestori delle strutture ricettive nonché responsabili del versamento dell’imposta di soggiorno. Questa procedura si colloca all’interno di un più ampio quadro generale di lotta all’evasione e nello specifico, per gli Enti Locali, quale strumento aggiuntivo per combattere fenomeni di evasione della tassa di soggiorno.

I dati saranno trasmessi dal Ministero dell’Interno all’Agenzia delle Entrate in forma meramente anonima mirando ad informare sul numero dei soggetti alloggiati e i giorni di permanenza nella struttura. Il secondo passaggio avverrà con cadenza semestrale (entro il 31 luglio dello stesso anno ed entro il 31 gennaio dell’anno successivo) utilizzando il portale SIATELV2-Puntofisco attraverso il quale l’Agenzia delle Entrate renderà noti ai comuni i dati relativi alle strutture censite territorialmente.

In che modo cambierà il controllo sull’imposta di soggiorno

Un ruolo principale verrà svolto dal Dipartimento delle Finanze che renderà disponibile all’Agenzia delle entrate, entro il 31 gennaio di ogni anno, l’elenco dei comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno elaborato sulla base degli atti pubblicati sul sito internet www.finanze.gov.it entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
I comuni, in possesso dei dati sugli alloggiati e sulla quantità di soggiorni usufruiti, potranno rendicontare l’ammontare dell’importo deducibile dall’imposta applicata alle strutture del proprio territorio.

Un decreto atteso da tempo

In realtà, questa nuova modalità di trasmissione dei dati, sarebbe già dovuta partire da aprile 2019, in attuazione del DL 34 del 30 aprile 2019; mancava, però, il decreto interministeriale attuativo che chiarisse le modalità di passaggio dei dati. Dopo più di un anno e mezzo, si completa il quadro che definisce l’attuazione delle norme sulle locazioni brevi offrendo così, agli organi competenti, degli strumenti attendibili di controllo dell’evasione.